Storia e cariche
Era il 6 settembre del 1987 quando l’indimenticato prof. Claudio Brissoni, radunò all’Alpe Arera semplici appassionati, Enti ed Istituzioni per lanciare l’idea di un’associazione che si dedicasse alla conoscenza della flora spontanea della montagna bergamasca.
Nacque così il FAB: costituito formalmente il 17 ottobre, nell’aprile del 1988 assumeva con atto notarile la veste giuridica di ente legalmente riconosciuto, di cui il prof. Brissoni fu primo presidente fino al 1999; dopo anni di esplorazioni solitarie sulle montagne bergamasche, egli era riuscito nell’impresa di far convergere in un progetto comune l’impegno, le competenze e, soprattutto, l’entusiasmo di altri appassionati di botanica come lui, ravvivando la gloriosa tradizione degli studiosi che, a partire dall’800, si dedicarono alla flora spontanea bergamasca.
Secondo le indicazioni del suo promotore, fin dalla sua costituzione il FAB è sempre stato un gruppo aperto, accogliendo tutti coloro che, oltre ad avere un interesse per la flora, siano rispettosi della natura bergamasca, bella, straordinariamente ricca e spesso dimenticata. Non occorre avere particolari conoscenze di base: ogni nuovo iscritto può raggiungere una sufficiente formazione, grazie all’aiuto dei soci più competenti, sempre disposti a collaborare con la massima cordialità.
In questi anni il FAB si è consolidato, ha promosso corsi di botanica generale, sugli ambienti vegetazionali della bergamasca e su particolari gruppi di piante, ha pubblicato fin dal 1992 il Notiziario floristico con articoli di cultura botanica, escursioni e gli aggiornamenti delle varie ricerche, ha iniziato fruttuose collaborazioni con studiosi, associazioni, istituzioni scientifiche, ha collaborato ad iniziative di carattere didattico allestendo pannelli esplicativi e mostre fotografiche, ha condotto censimenti mirati ed ha pubblicato numerosi volumi a carattere divulgativo,
Negli anni 60 e 70, sulla base delle prime ricerche compiute da botanici come Chenevard, Lona, Merxmuller ed Ehrendorfer, il prof. Brissoni iniziò lo studio sistematico della flora sul Monte Arera individuando tra il Rifugio Capanna 2000 ed il Passo del Branchino la zona con maggiore concentrazione di specie pregevoli e rare, alcune delle quali (endemiti) presenti solo in ristretti settori delle Prealpi Lombarde o esclusivi della bergamasca; il percorso ad anello che collega le due località prenderà il nome di “Sentiero dei Fiori” ed in seguito gli verrà dedicato, divenendo uno dei più conosciuti sentieri botanici delle Alpi, noto anche a ricercatori ed appassionati stranieri.
Dopo una lunghissima stasi, il FAB, con un impegnativo ed intenso lavoro, ha ridato slancio alla ricerca floristica in terra bergamasca, con il duplice intento di completarne la conoscenza e divulgarla presso un pubblico il più vasto possibile. Complessivamente sono stati raccolti oltre 300.000 dati, costituiti da osservazioni di campagna, raccolte di erbari e segnalazioni bibliografiche, tutti inseriti in un database organizzato secondo le modalità adottate dai più aggiornati progetti di Cartografia Floristica dell’Europa Centrale; il territorio bergamasco è stato suddiviso in 105 quadranti (aree di circa 5,5 x 6 km di lato) che sono stati meticolosamente esplorati, per rilevare tutte le specie presenti e stabilirne in modo puntuale la distribuzione sul territorio.
La ricerca ha permesso di scoprire decine di specie mai segnalate sul territorio bergamasco (8 nuove per la scienza!) e di precisare le aree di distribuzione di numerose specie rare. Dopo una ricerca più che ventennale, questo imponente lavoro si è concretizzato nella pubblicazione dei due volumi della “Flora vascolare della Lombardia centro-orientale”, in collaborazione con un gruppo di ricercatori bresciani che hanno indagato con pari intensità il territorio della loro provincia.
Nel 2021 il FAB è stato inserito nel Registro Provinciale delle Associazioni di Promozione Sociale (APS), per cui ora la nostra denominazione diventa: Flora Alpina Bergamasca-APS. Questo ha comportato modifiche statutarie per adeguamento alle nuove normative. Nel 2022 il FAB è stato riconosciuto Ente del Terzo Settore e iscritto nel RUNTS (Registro Unico Nazionale Terzo Settore). Questo riconoscimento ci porta a facilitazioni nel rapporto con Istituzioni e Amministrazioni e benefici fiscali, fra cui la possibilità di poter usufruire del 5×1000.
Presidente
Luca Mangili
Vice Presidente
Myriam Traini
Segretaria
Carmen Celestini
Tesoriere
Barbara Cattaneo
Consiglieri
Luca Mangili
Federico Mangili
Myriam Traini
Elena Eustacchio
Carmen Celestini
Ornella Gimondi
Giovanni Perico
Barbara Cattaneo
Olga Zero
Conservatore
Ornella Gimondi
Bibliotecario
Ornella Gimondi
Alessandro Pezzotta (aiuto)
Gestione sito Internet
Giorgio Fasolini, Luca Mangili, Myriam Traini, Ornella Gimondi, Cesare Solimbergo, Federico Mangili
Coordinatore scientifico
Federico Mangili
Revisori dei conti
Dario Ferrandi (presidente del collegio)
Eliane Fiorese
Juliet Halewood
Adele Prina (supplente)
Probiviri Giuseppe Falgheri Cesare Solimbergo Mariuccia Porto Gli eletti rimangono in carica da marzo 2024 fino a marzo 2027